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Progetti 

Le giovani e i giovani: una rete per il futuro

Avviso pubblico “comunità solidali 2020” – ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, WELFARE E ENTI LOCALI

 

L’obiettivo che l’Associazione si prefigge di raggiungere è quello di prevenire e contrastare la violenza in ogni sua forma come la discriminazione e l’intolleranza, con particolare riferimento al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Promuovere una cultura fondata sul superamento degli stereotipi e i pregiudizi legati al genere, alla razza, alla religione etc e sull’accettazione dell’altro, nell’ottica di un modello relazionale non fondato sull’aggressività. Fornire alle/ai giovani e agli adulti (docenti e genitori) strumenti per riconoscere i fenomeni imputabili alla violenza e contrastarli, soprattutto nel mondo dei social, per evitare di incorrere nel cyberbullismo e nel revenge porn.

            

Il Telefono Rosa, grazie al finanziamento della Regione Lazio con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali,  4 incontri della durata di 3 ore ciascuno in tre classi degli Istituti scolastici superiori di secondo grado. Gli incontri si sono realizzati all’interno delle seguenti scuole:

  • ASL RM 1: Liceo Statale Montessori ad indirizzo Scientifico, Scienze applicate, Scienze Umane e Linguistico;
  • ASL RM 2: Istituto Alberghiero Vespucci e Istituto Tecnico Pirelli;
  • ASL RM 5: Istituti Gramsci che si compone dell’Istituto Tecnico di Valmontone, Istituto professionale di Colleferro e il Liceo delle scienze umane di Segni;
  • ASL di Latina: Liceo Statale Manzoni di Latina.

Gli Istituti coinvolti sono stai ben 7, uno in più rispetto a quanto previsto da progetto. Abbiamo avuto l’opportunità infatti di allargarci anche sul territorio di Colleferro e di Segni. E’ stato  realizzato negli stessi Istituti un Seminario con le/i docenti ed un Seminario con i genitori, entrambi della durata di 3 ore. Al termine del progetto è stato realizzato un Seminario Finale. Riconoscendo l’importanza di una cultura basata sul rispetto reciproco, è stata promossa la consapevolezza che la violenza contro le donne rappresenta un danno per l’intera società e sarà consolidata la cultura della parità di diritti e del rispetto della diversità.

A tal fine, sono stati coinvolti non solo gli studenti/esse ma anche il corpo docente e i genitori. In questo modo, l’iniziativa è divenuta sostenibile nel tempo e i benefici raggiunti potranno essere più duraturi nel lungo periodo.

Metodologia adottata

Le attività educative e formative sono state realizzate con una metodologia che prevede, innanzitutto, il ricorso a strumenti didattici partecipativi, in grado di coinvolgere allo stesso tempo la dimensione cognitiva, la dimensione affettiva e la dimensione comportamentale. Negli incontri educativi con gli studenti/esse si è dato ampio ricorso a strumenti quali brain storming, role-playing, supporti video, attività laboratoriali, che hanno permesso di illustrare i temi del Progetto con un linguaggio semplice e immediato, facilmente fruibile dai giovani consentendo, così, un maggiore coinvolgimento.

La metodologia adottata, inoltre, ha previsto un approccio educativo integrato nel contrasto alla violenza di genere. Ciò significherà che gli interventi educativi sono partiti dalla considerazione che i comportamenti discriminatori e/o aggressivi sono sempre ascrivibili ad un disagio giovanile crescente. Per questo motivo, sono state realizzate attività finalizzate a creare un ambiente relazionale positivo all’interno delle classi.

Il coinvolgimento degli insegnanti ha favorito la sostenibilità dell’iniziativa, innescando un effetto moltiplicatore che ha permesso di ampliare il numero dei soggetti coinvolti.

Il coinvolgimento delle famiglie è stato fondamentale, essendo la famiglia il luogo primario nel quale i giovani formano la propria identità, anche e soprattutto attraverso la relazione con i genitori.

Attività svolte

Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività:

1 Ciclo di laboratori di educazione sulla prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza con particolare riferimento ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo e del Revenge Porn

Sarà organizzato un ciclo di laboratori per gli studenti. Ogni ciclo prevedrà la realizzazione di 4 incontri per gli studenti di ciascuna classe coinvolta. I laboratori saranno strutturati nella maniera seguente:

I INCONTRO: “Incontro conoscitivo con le/gli studentesse/i sulle tematiche contenute nel progetto”;

II INCONTRO: “L’uso consapevole di internet”;

III INCONTRO: “Bullismo e Cyberbullismo”;

IV INCONTRO: “Introduzione al reato del Revenge Porn”

– Seminario con i docenti da remoto

– Seminario con i genitori da remoto

– Seminario Finale

Questionario Studenti Liceo Manzoni di Latina

Video vincitori dei ragazzi che hanno partecipato al progetto

Casa Internazionale dei Diritti Umani delle Donne

Dal 2004 ad oggi l’Associazione ha in gestione, per conto del Comune di Roma, la Casa Internazionale dei Diritti Umani delle Donne nella quale donne vittime di violenza estrema o di violenze domestiche vengono ospitate con eventuali figli minori. Le donne sono assistite nel loro percorso  di recupero ed accompagnate con l’aiuto di una psicologa verso l’autonomia, assistite inoltre negli eventuali  percorsi giudiziari, accompagnate con l’ausilio di Mediatrici Culturali nella ricerca del lavoro. Dal 2011 la gestione della Casa è svolta in collaborazione con gli Istituti Riuniti di Assistenza Sociale Roma Capitale con i quali è intervenuto un atto pubblico di costituzione di un Raggruppamento Temporaneo di Soggetti (RTS). Dal 2019 la gestione della Casa è svolta esclusivamente da parte dell’Associazione Nazionale Volontarie Telefono Rosa- Onlus.

 

Centro “La Ginestra” di Valmontone

Dal 2013 ad oggi gestisce il Centro la Ginestra di Valmontone, ove donne in difficoltà o vittime di violenza sono ospitate insieme ai loro eventuali figli minori ed usufruiscono di consulenza e assistenza legale, di sostegno psicologico, di aiuto nel cercare un’occupazione al fine di inserirsi nel mondo del lavoro e raggiungere una propria autonomia economica. Il Centro ora è di competenza Regionale.

 

“Le donne: un filo che unisce mondi e culture diverse”

Dal 2013 ad oggi l’Associazione porta avanti un progetto di prevenzione dal titolo: “Le donne: un filo che unisce mondi e culture diverse”. Il progetto di intervento nelle scuole per prevenire e contrastare la violenza ha avuto inizio nel 2007 evolvendosi di anno in anno e coinvolgendo sempre più istituti. Nell’anno in corso hanno aderito 30 scuole.

 

“Il lavoro è libertà”

Dal 2018 al 2019 l’Associazione ha realizzato il progetto “Il lavoro è libertà” finanziato dalla Regione Lazio per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza afferenti ai servizi territoriali della Regione stessa, si svolge con corsi professionalizzanti per aumentare le competenze spendibili sul mercato del lavoro. Nel 2019 l’Associazione è risultata vincitrice del progetto “Il lavoro è libertà” presentato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza finalizzato a migliorare le modalità di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. Il progetto è realizzato a livello Nazionale in partenariato tra il Telefono Rosa Nazionale di Roma, le sedi presenti su Torino e Bronte e con le Federazioni Coldiretti di Piemonte, Lazio e Sicilia.

 

“Generiamo Parità”

Nel 2019 l’Associazione ha realizzato il progetto “Generiamo Parità”  finanziato dalla Regione Lazio. Il Progetto intende diffondere la cultura delle pari opportunità attraverso strategie di prevenzione e contrasto della violenza di genere e di razza, agendo anche sul superamento degli stereotipi. Sono coinvolti oltre 350 studenti Italiani e Stranieri, sul territorio regionale delle provincie di Roma, Viterbo e Latina.

 

“UP&UP”

Dal 1.09.2019 al 31.08.2022 l’Associazione è risultata vincitrice del bando di gara Europeo con il progetto “UP&UP” che  intende definire una metodologia di intervento e realizzare un pacchetto formativo disponibile on line per la crescita delle competenze degli educatori, docenti, tutors, formatori. L’obiettivo è   incrementare  le  competenze di cittadinanza e quelle  sociali dei giovani, in particolare quelli  che vivono in contesti sociali complessi (come le periferie urbane e  le aree interne) su un tema specifico che riguarda il rispetto delle diversità, con particolare riferimento alla differenza di genere. Il progetto è realizzato in partenariato con diversi stati dell’Unione Europea: Italia, Spagna, Grecia, Estonia, Romania e Belgio.

 

“Moduli Rosa”

Il Telefono Rosa è risultato vincitore, attraverso la pubblicazione della graduatoria di progetti presentati a valere sulla linea F dell’Avviso pubblico per il finanziamento di progetti afferenti le politiche per la famiglia del 28 Dicembre 2017.  Il progetto consiste nella realizzazione di una  piattaforma  interattiva denominata “Moduli Rosa” – Formazione e-learning specialistica per tutte le professionalità che a vario titolo entrano in contatto con i minori vittime di violenza assistita o con i minori orfani di crimini domestici. Tale progetto è realizzato in collaborazione con il  Dipartimento di Neuroscienze/Salute mentale, UOC di Neuropsichiatria Infantile e UOC di Psichiatria e Psicofarmacologia Clinica Policlinico Universitario Umberto I di Roma.