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IL SENSO E LO SCOPO DELLE DONAZIONI DEL TELEFONO ROSA

Sono passati dieci anni da quando Zarina ed il piccolo Ibrahim hanno bussato alle porte dell’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa.

Ibrahim aveva 6 anni ed era stato vittima dell’acido che aveva distrutto parte del suo viso. L’acido era stato lanciato durante una lite e casualmente aveva raggiunto Ibrahim. Un’Associazione che operava nel paese ha aiutato il piccolo a venire a Roma per essere curato dato che aveva perduto l’uso di un occhio e non riusciva a mangiare. Zarina all’epoca giovanissima non conosceva una parola d’Italiano ma non si è persa d’animo. E’ stato un periodo difficile, il marito era rimasto in patria e lei, pur di salvare Ibrahim, ha affrontato il lungo viaggio nonostante fosse incinta di Hassan. Era determinata ad affrontare un lungo e difficile soggiorno a Roma per amore di suo figlio, sapendo di poter contare sull’aiuto del “Telefono Rosa”, così come le era stato consigliato.

Sono stati 22 gli interventi che bravissimi chirurghi italiani hanno eseguito sul volto distrutto di Ibrahim.

Hassan nasce nel 2004 a Roma e Zarina sempre serena, dolce e disponibile si occupa di entrambi i bimbi.

Hassan a tre anni non conosceva il papà, venuto a Roma una sola volta per la sua nascita.

Il Telefono Rosa nel 2006 ebbe il “Premio Internazionale Casato Prime Donne – Montalcino” che consisteva in un assegno di 2000 euro oltre l’ottimo vino di Montalcino della Fattoria “Casato Prime Donne – Montalcino di Donatella Cinelli Colombini”.

Non fu necessario fare una riunione per decidere come spendere l’assegno che ci era stato generosamente donato: tutte le volontarie, raggiunte telefonicamente, decisero di destinare la somma del premio per acquistare i biglietti aerei per Zarina, Ibrahim ed Hassan.

Finalmente il “piccolo romano” Hassan poteva conoscere suo padre.

Dopo un breve soggiorno Zarina tornò a Roma con i suoi due figli.

Iniziò a studiare con tanto impegno e sacrificio, fino ad arrivare ad ottenere la qualifica di mediatrice culturale.

Il legame con il Telefono Rosa non si è mai spezzato, grazie anche ad una donna colta, intelligente, Farzana, sua connazionale, che ha sempre seguito ed aiutato Zarina.

Oggi Zarina lavora come Mediatrice Culturale presso il Telefono Rosa.

Ibrahim frequenta il 1° anno dell’Istituto Tecnico ed Hassan la quinta elementare.

Abbiamo voluto raccontare questa storia non solo perché Zarina è un esempio positivo, ma anche per ringraziare le donne della “Fattoria Casato delle Donne di Donatella Cinelli Colombini” che con rara sensibilità hanno scelto il Telefono Rosa per un premio importante.

Da un seme nasce una pianta: con un premio abbiamo potuto aiutare una donna eccezionale come Zarina e la sua grande famiglia Ibrahim ed Hassan .