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Per ogni mamma che piange, c’è un figlio che soffre.
Sostieni il Telefono Rosa, Dona per regalare un sorriso ai bambini e alle bambine delle nostre case rifugio.

L’obiettivo di questa raccolta è quello di creare uno spazio ludico dedicato ai minori delle nostre case rifugio.
Il gioco diventerà così un potente strumento di condivisione e un modo per parlare della propria esperienza. Per questo vogliamo realizzare un luogo in cui si sentano liberi di esprimersi, facendo fronte ai propri traumi.

Un sorriso donato ai bambini e alle bambine per combattere la violenza assistita.

LA NOSTRA ASSOCIAZIONE
L’ Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa- Onlus
 nasce nel 1988 e da oltre trent’anni si occupa di combattere la violenza di genere. Creata come mezzo temporaneo per raccogliere le voci delle donne e far emergere il fenomeno della violenza, nascosta tra le mura domestiche, nel tempo è diventata uno strumento indispensabile di denuncia e difesa per donne e minori.
Oggi l’Associazione, costituita da 60 volontarie, gestisce tre centri anti violenza e due case rifugio offrendo gratuitamente: consulenza legale e psicologica, assistenza ai minori e alla genitorialità, gruppi di auto-aiuto, accoglienza e supporto a donne vittime di violenza e stalking.

CASE RIFUGIO
Le case rifugio sono strutture protette che offrono, gratuitamente, un alloggio sicuro alle donne che subiscono violenza e ai loro figli, indipendentemente dal luogo di residenza, al fine di proteggerli salvaguardandone l’incolumità fisica e psichica. Agli ospiti viene garantito l’anonimato e la riservatezza in un ambiente sereno e familiare in cui le donne e i bambini possono ritrovare normalità e pace.
In questo momento così delicato viene sollecitata nella donna una riflessione ed un’attenta valutazione sulle sue esigenze, su quelle dei/delle figli/e, sulle aspettative e sulle prospettive di una vita autonoma. Durante tutta la permanenza, le donne vengono sostenuto in tutte le attività utili al raggiungimento dei suoi obiettivi, attraverso una presa in carico a breve, medio o lungo termine. L’obiettivo è quello di facilitare un percorso di vita incentrato sull’autonomia, attraverso la creazione di una rete di relazioni basate sulla solidarietà e la stima reciproca e il reinserimento socio-lavorativo nella comunità di appartenenza. Inoltre le ospiti e i loro bambini vengono seguiti e assistiti in tutte le attività della vita quotidiana così come nell’iter legale, attraverso il sostegno professionale di avvocate e psicologhe.

VIOLENZA ASSISTITA
Si parla di violenza assistita quando i bambini e le bambine assistono, direttamente o indirettamente, alla violenza del padre nei confronti della madre. Il persistere di questi atti violenti mina il loro benessere fisico e psicologico, con la possibilità che si presentino problematiche come: ritardi nello sviluppo e difficoltà di linguaggio. Inoltre i bambini e le bambine vittime di violenza assistita hanno gravi problemi di autostima e fiducia nel prossimo, imparando che i comportamenti violenti sono la normalità con il rischio di reiterare in età adolescenziale questi comportamenti aggressivi nelle loro relazioni sociali e amorose. Anni di violenza assistita possono sfociare nel disturbo post traumatico da stress che porta i minori a soffrire di ansia, stress, incubi notturni e altri gravi sintomi. La violenza assistita è un fenomeno pericoloso e da non sottovalutare, che crea profondi danni ai bambini e alle bambine.