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Cosa facciamo

Care amiche e cari amici,

questo è un sito di servizio realizzato per aiutare tutte le persone (donne, anziani,  adolescenti) che abbiano subito violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, mobbing e stalking. Per le donne che attraversano un momento di difficoltà e per chi vuole approfondire la conoscenza del nostro lavoro a favore della prevenzione della violenza, della promozione della cultura, della comprensione, della tolleranza e del rispetto. Per informazioni, suggerimenti, aiuto: telefonorosa@alice.it

 

M. Gabriella Carnieri Moscatelli Presidente

Cosa facciamo:

– Ascolto ed Accoglienza:
Il centralino telefonico del “Telefono Rosa” è attivo tutti i giorni, H24. Ad esso rispondono le volontarie, tutte esperte nell’ascolto e nell’accoglienza delle donne vittime di violenza, anche grazie alla frequenza di diversi corsi di formazione organizzati dall’Associazione. Per ogni donna esse compilano, in forma anonima, una scheda dettagliata con tutte le informazioni in merito alla vittima, a quanto subìto, agli interventi già richiesti (Pronto Soccorso, Forze dell’Ordine, etc.) ed alle informazioni sull’autore della violenza (età, ruolo nella vita della vittima, abuso di sostanze, etc.). Le schede, così compilate, permettono al “Telefono Rosa” di costituire un vero e proprio osservatorio sulla violenza, monitorando così i cambiamenti nel tempo di questo fenomeno. Ogni anno, viene pubblicata la ricerca “Le voci segrete della violenza”, elaborata in collaborazione con la SWG di Trieste.

– Consulenza legale:
Durante ogni turno, è presente una legale, civilista o penalista, di provata e ventennale esperienza. Tutte le avvocate sono iscritte al Patrocinio a spese dello Stato ed alcune di loro sono cassazioniste. Le avvocate ricevono la donna, sempre gratuitamente, spiegandole i suoi diritti e illustrandole i mezzi giuridici per ottenerne il riconoscimento.
Solitamente, il colloquio con l’avvocata si svolge in presenza della psicologa: ciò può aiutare, infatti, a comprendere meglio la situazione denunciata e le conseguenze psicologiche sulla vittima.

– Assistenza legale:
Nei casi più gravi (uxoricidio o femminicidio, violenza sessuale di gruppo, violenza sessuale su donna gravida, stalking con mezzi violenti) l’Associazione, su parere del proprio Consiglio Direttivo, si costituisce Parte Civile nei processi, in quanto Associazione creata per la difesa dei diritti delle donne, e ad adiuvandum dei diritti della parte offesa.

– Consulenza psicologica:
Durante ogni turno, dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00, è presente una Psicologa, regolarmente iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio – Albo A, la quale riceve gratuitamente le donne per offrire il proprio sostegno. Attraverso le consulenze, la donna può iniziare un percorso di recupero, lavorando sulla propria autostima e sul senso di autoefficacia, al fine di raggiungere una nuova autonomia e indipendenza. Ove necessario, la Psicologa suggerisce all’utente di entrare a far parte di un gruppo di auto-aiuto o di usufruire di un percorso di superamento della vittimizzazione attraverso il metodo EMDR.

– Gruppi di auto-aiuto:
Presso l’Associazione vengono organizzati dei gruppi di auto-aiuto della durata di tre mesi ognuno, a cadenza settimanale, con incontri della durata di due ore. Ogni gruppo viene coordinato da una psicologa o psicoterapeuta. Il gruppo, essendo composto da donne che hanno vissuto un’esperienza di violenza, è particolarmente funzionale ad
un’adeguata elaborazione dell’evento traumatico, in quanto al suo interno è possibile lavorare e stimolare contemporaneamente i tre livelli dell’esperienza: emotivo, affettivo e cognitivo. La condivisione con l’altro dei propri vissuti aiuta la vittima a sentirsi meno sola ed a superare quel senso di “unicità” del dolore e della solitudine che le ha impedito, fino a quel momento, di uscire dalla violenza. Nasce così tra le donne partecipanti al gruppo un mutuo sostegno, tale da riattivare in ciascuna di esse le proprie risorse, necessarie per superare l’esperienza dolorosa vissuta, rendendo così possibile l’elaborazione di aspetti nuovi dell’identità di sé e l’acquisizione di modalità comportamentali più funzionali.

– Interventi di Elaborazione dei traumi:
Alle utenti che hanno subito un forte trauma, le psicoterapeute del “Telefono Rosa” offrono la possibilità di elaborare la propria esperienza attraverso un percorso con l’ausilio dello strumento di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una metodologia psicologica utilizzata per il trattamento dei traumi causati da esperienze di vita disturbanti, come ad esempio stress da eventi bellici, aggressioni, stupri, abusi, calamità naturali ed eventi traumatici accaduti nell’infanzia. L’EMDR, infatti, è una delle
tecniche più efficaci che permette di intervenire in maniera rapida sui traumi.
Tale metodologia considera tutti gli aspetti di un’esperienza stressante o traumatica (cognitivi, emotivi, comportamentali e neurofisiologici) e consente una rielaborazione efficace di traumi individuali, semplifica la risoluzione dei problemi attuali e fornisce opzioni alternative di comportamento per il futuro. Il meccanismo dell’EMDR è descritto con il modello di elaborazione adattiva dell’informazione (Adaptive Information Processing, AIP).
Questo strumento complesso, ben strutturato, che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia, è effettuato da psicoterapeute specializzate ed abilitate.
Viene quindi offerta alla vittima la possibilità di seguire un percorso di 10 incontri al fine di rielaborare il trauma subito e le emozioni ad esso correlate.

– Sostegno alla genitorialità:
L’Associazione offre, ogni giovedì mattina, dalle ore 10.00 alle 13.00, la possibilità di intraprendere un percorso psicologico con l’obiettivo di sostenere la propria genitorialità. Le donne traumatizzate dalla violenza, in particolare quella domestica, esprimono sentimenti di disistima verso se stesse e di colpevolezza nei confronti
dei propri figli per non essere riuscite a proteggerli, con il risultato di una profonda compromissione del loro ruolo genitoriale. In particolar modo viene compromessa la loro capacità di accudimento e di sintonizzarsi emotivamente e affettivamente con i bisogni dei propri figli (neglect).

Al fine di migliorare e sostenere le competenze genitoriali, vengono offerti alle utenti i seguenti servizi:

• sostegno psicologico individuale;
• interventi di psico-educazione relativi alla gestione del proprio ruolo genitoriale e delle conseguenze della violenza assistita (violenza assistita) ;
• interventi di sostegno di psico-educazione di gruppo, pre e postnatali, sulla gravidanza, nascita e sviluppo del bambino.

– Sostegno delle assistenti al Diritto di Famiglia:
Le Assistenti al Diritto di Famiglia, opportunamente preparate mediante un corso finanziato dalla Comunità Europea, sono in grado di affiancare le donne, che si rivolgono all’Associazione, in tutte le pratiche di volontaria giurisdizione.
Inoltre, si interessano delle pratiche che le utenti straniere devono espletare al finedi ottenere il permesso di soggiorno: ricordiamo che circa il 30% delle donne che chiedono aiuto al “Telefono Rosa” sono straniere.

Le Assistenti sono presenti in Associazione quattro volte a settimana:
– lunedì dalle ore 10.00 alle 13.00;
– martedì dalle ore 13:00 alle 16:00;
– giovedì dalle ore 10.00 alle 19.00;
– venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

Il lavoro delle assistenti consiste nel compilare le istanze, accompagnare le donne presso gli uffici, risolvere problemi burocratici di difficile comprensione sia per le italiane che per le straniere, etc.

– Segretariato sociale:
Grazie al Segretariato Sociale, le donne possono usufruire del tutoraggio da parte delle volontarie: nella ricerca di corsi professionali gratuiti, nell’eventuale contatto con gli enti pubblici e privati e con i servizi territoriali che li predispongono e nell’iscrizione ai corsi stessi. In particolare, si valuta la possibilità di proporre la partecipazione ai corsi regionali di preparazione e studio per l’inserimento lavorativo e, per le donne straniere, a corsi di apprendimento della lingua italiana.

Il servizio è attivo il venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

– Sportello antistalking:
Le donne possono trovarsi intrappolate in una relazione maltrattante a causa di innumerevoli fattori, di cui il principale è il timore di ulteriori e più drammatiche violenze in seguito ad una eventuale separazione, fenomeno ormai noto col termine di stalking che in casi purtroppo non poi così rari può anche sfociare in omicidio. Non solo, episodi di atti persecutori si hanno anche nei confronti di persone sconosciute, ma che sono divenute oggetto di una vera e propria ossessione per lo stalker. Gli atti persecutori costringono la vittima a cambiare le proprie abitudini di vita e spesso ad isolarsi per paura che il violento possa fare del male a lei ed ai suoi cari. Per dare una risposta più funzionale ed immediata a queste donne che subiscono comportamenti molesti
reiterati quali: appostamenti, minacce, pedinamenti, telefonate continue, sms indesiderati, lettere e messaggi non richiesti, insulti verbali, danni ai propri beni, il “Telefono Rosa Nazionale” offre:

– informazioni ed assistenza legale;

– consulenza condotta dalle professioniste (Avvocata penalista, Psichiatra, Psicologhe)
per la valutazione del livello di pericolosità degli atti violenti. L’obiettivo è l’identificazione di possibili fattori di rischio specifici della violenza grave conseguente lo stalking. Inoltre, vengono fornite indicazioni su strategie antistalking: individuazione di strumenti più idonei e comportamenti adeguati da mettere in atto nella propria situazione;

– supporto psicologico e psicoterapeutico per superare la vittimizzazione e la traumatizzazione: è prevista una prima consulenza, con le psicologhe, psicoterapeute e psichiatre a cui può seguire un percorso psicoterapeutico. È previsto, in alcuni casi, anche l’inserimento in un gruppo di auto-aiuto per aumentare il sostegno alla vittima.

– gruppo di auto-aiuto per aumentare il sostegno alla vittima.

– invio ai servizi ed agli uffici specifici predisposti dalle Forze dell’Ordine.

– Corsi di formazione e di aggiornamento:
Ogni anno, presso l’Associazione, vengono organizzati e realizzati dei corsi di formazione e di aggiornamento sul fenomeno della violenza di genere, della durata di 3 mesi ognuno, con incontri a cadenza settimanale della durata di due ore, destinati alle volontarie ed alle aspiranti tali. Le professioniste del “Telefono Rosa” formano le nuove volontarie a rispondere al telefono, ad ascoltare e ad accogliere le donne ed a compilare la “scheda”.
Il tema della violenza viene trattato sia dal punto di vista psicologico che legale. I corsi di aggiornamento sono indispensabili, infatti, per far si che le volontarie sviluppino una conoscenza sul fenomeno adeguata ed al passo con i cambiamenti della nostra società.
Questi corsi permettono inoltre all’Associazione di poter contare sul lavoro di personale altamente specializzato.
Parallelamente a tale evoluzione è maturata l’esigenza di una riflessione allargata, di una indagine che scandagli la violenza nella sua genesi e nelle sue manifestazioni. In tal senso, partendo dalle testimonianze dirette delle donne, l’Associazione pubblica, con la collaborazione della S.W.G., una ricerca annuale sulla fenomenologia della violenza, all’interno e all’esterno della famiglia, il cui fine ultimo è la denuncia di questa grave piaga sociale all’opinione pubblica, per una efficace opera di prevenzione. Prevenire la violenza è anche ciò che si propongono i corsi di formazione-informazione su sessualità, salute, diritti delle donne, organizzati dall’Associazione.

Combattere la violenza è importante, è fondamentale impedire che si sviluppi e soprattutto contrastare i meccanismi che l’attivano.

Dal 2004 l’Associazione gestisce, per conto del Comune di Roma, la “Casa Internazionale dei Diritti Umani delle Donne”, centro di accoglienza per donne straniere ed italiane, vittime di acidificazione, infibulazione, violenze fisiche e psicologiche.

Con ognuna delle donne ospiti si prospetta un progetto individuale che possa accompagnarle e sostenerle nel difficile cammino da intraprendere per uscire da una situazione di violenza e per riconquistare una propria autonomia. Le operatrici e le volontarie, tutte di genere femminile e con anni di esperienza, lavorano, quindi, con le ospiti sia sugli aspetti emotivi, come la consapevolezza di non essere più una vittima, sia sul rafforzamento dell’autostima e del rapporto genitoriale, che sugli aspetti più pratici come il reinserimento nel mondo sociale e lavorativo.

Dal momento che la spirale della violenza non coinvolge solo le donne, ma anche i/le loro figli/e che involontariamente diventano i/le testimoni della progressiva violenza e umiliazione nei confronti della donna/madre da cui dipendono, da parte di un uomo/padre minaccioso, violento e pericoloso; uno degli obiettivi è quello di insegnare loro a conoscere la ricchezza dell’uguaglianza nella diversità uomo-donna e a sperimentare rapporti fondati sul rispetto reciproco.

All’interno della Casa Internazionale dei Diritti Umani delle Donne, sono previste diverse attività, che riportiamo qui di seguito:

– Accoglienza:
L’attività di accoglienza è per le donne ed i minori che si rivolgono al Centro, sia tramite il contatto diretto con le operatrici, sia in forma telefonica che telematica, e vengono offerti e forniti tutti i servizi intrapresi dal Centro. Alle vittime di violenza e ai loro figli minori è assicurato un sostegno per consentire loro di ripristinare la propria autonoma individualità e di riconquistare la libertà, nel pieno rispetto della riservatezza e dell’anonimato.

– Accoglienza telefonica:
Il Centro dispone di un centralino attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, attraverso il quale si raccolgono le segnalazioni dirette delle donne e dei “servizi” esistenti sul territorio e, che permetteranno una successiva presa in carico delle vittime.

Le donne ricevono da personale preparato e altamente specializzato nel settore di intervento, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, un ascolto attento e solidale.

– Ospitalità:
L’accoglienza per l’ospitalità, , è un momento molto delicato e importante e viene organizzata dalle operatrici, dopo un’attenta valutazione.

Il centro si propone come una comunità di tipo familiare, in parte autogestita (cura della propria stanza e degli spazi comuni e preparazione dei pasti), con la finalità di ricreare i rapporti interpersonali e garantire alle donne, sole o con figli, serenità e sicurezza e la possibilità di recuperare l’autonomia personale. Viene garantita l’ospitalità in un ambiente sereno e familiare, uno spazio protetto caratterizzato da elevata professionalità, dove la donna possa sentirsi a proprio agio, rispettata nelle sue necessità individuali e nel suo diritto alla privacy. Nel centro sono espressamente vietati comportamenti a sfondo razzista ed atteggiamenti violenti e finalizzati alla sopraffazione o alla prevaricazione dell’altro.

– Gruppi di auto – aiuto:
Lo scopo è quello di far riconquistare la fiducia in se stesse, promuovere l’interazione con altre donne, acquisire una maggiore consapevolezza di sé e dell’ambiente sociale, e sviluppare il senso di appartenenza. In particolare gli incontri autogestiti hanno l’obiettivo di far sentire le partecipanti al gruppo, responsabili dei processi che avvengono all’interno del gruppo stesso. Il legame che si instaura tra le partecipanti è la vera e grande risorsa del gruppo.

La convivenza e il confronto con le altre donne con un vissuto traumatico simile, permette la sperimentazione di relazioni basate sulla solidarietà, sulla condivisione e sul sostegno reciproco e la creazione di una rete di supporto all’interno del Centro, e di conseguenza anche all’esterno, sia a livello relazionale, sia su un piano concreto e materiale.

– Azioni di sostegno alla genitorialità:
Vengono messe in atto procedure di trattamento mirate a migliorare e sostenere le competenze genitoriali, quali:

• interventi di consulenza individuale;
• interventi di psicoeducazione sul trauma centrati sulla descrizione delle normali reazioni al trauma, allo scopo di “normalizzare” i sintomi e per fornire alle donne linee comportamentali da mettere in atto nei confronti dei figli vittime di violenza assistita diretta e indiretta.
• consulenze di mediazione familiare.

– Segretariato sociale:
Tale attività finalizzata a garantire unitarietà di accesso, ascolto, orientamento, e valutazione dei bisogni si fonda su un’attività di accoglienza e decodifica della domanda pervenuta per via telefonica e telematica.
La donna ha l’opportunità di esplicitare e definire i propri bisogni e l’operatrice, avendo a disposizione un’accurata mappatura dei servizi e delle risorse territoriali, può indicare alla donna la giusta strada da intraprendere, con l’obiettivo di potenziare l’autonomia e l’indipendenza delle utenti e di offrir loro la possibilità di ottenere aiuti predisposti dai diversi servizi ed enti.

– Orientamento e supporto delle ospiti nell’inserimento sociale e lavorativo:
Per favorire un adeguato inserimento lavorativo è previsto il sostegno nella ricerca di una formazione esterna attraverso la partecipazione, su esplicita, libera e consapevole richiesta della donna, a corsi gratuiti organizzati dalle Istituzioni, da agenzie o da organismi, Associazioni e Fondazioni presenti sul territorio. Al fine di accedere a tali corsi viene realizzata un’indagine sulle competenze specifiche individuali delle utenti con l’obiettivo di valorizzare le risorse personali e di integrare le stesse con le opportunità presenti sul territorio.

– Consulenza giuridico – legale:
Il Centro offre, a tutti i soggetti che ne fanno richiesta, il servizio di consulenza legale.
La consulenza è svolta da professioniste avvocate (penaliste e civiliste), iscritte all’Albo Speciale dei Patrocinanti a spese dello Stato e all’Albo dei Patrocinanti in Cassazione, esperte inoltre nelle problematiche dell’immigrazione e del lavoro, tutte volontarie del “Telefono Rosa”.

– La consulenza e gli interventi psicologici specialistici:
Il percorso psicologico ha l’obiettivo di rendere possibile ed effettiva l’elaborazione dell’esperienza
traumatica da parte della vittima affinché la donna e il minore possano uscire dalla spirale della violenza.
Maltrattamenti severi, prolungati e ripetuti di natura interpersonale, da parte dei partner, hanno la capacità di produrre, nella donna, una vasta gamma di esiti psicopatologici che impattano profondamente sul senso di identità e sulla visione del mondo. Un valore aggiunto della nostra metodologia d’intervento è la pluralità di approcci psicoterapeutici, legati alla formazione delle professioniste coinvolte.

Dal dicembre 2012 al giugno 2020 l’Associazione ha coordinato il Numero di Pubblica Utilità “1522”, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità, che offre un servizio di accoglienza telefonica multilingue, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, rivolto alle vittime di ogni forma di violenza. Inoltre, il “1522” ha l’importante funzione di facilitare l’invio della vittima ai servizi presenti sul territorio nazionale.
Il “Telefono Rosa” dal 2013, gestisce, per conto della Provincia di Roma, il Centro Provinciale di accoglienza “La Ginestra” . Tra le altre attività che indichiamo di seguito, nel Centro viene offerto sostegno psicologico e legale, accompagnamento presso le strutture ospedaliere e sanitarie, inserimento dei bambini nelle scuole pubbliche, con svolgimento di tutte le pratiche necessarie al riconoscimento dei titoli di studio eventualmente conseguiti nei paesi d’origine.

– Consulenza, sostegno sociale e segretariato sociale:
Il Segretariato Sociale si occupa di orientare e inserire le donne nel mondo lavorativo. Sostiene coloro che intendono intraprendere un percorso per realizzare una impresa sociale.
Si occupa infine dell’inserimento scolastico e psicosociale dei minori.
Il sostegno nelle questioni legate al lavoro è un punto fondamentale per il “Telefono Rosa”. Questa attività si basa sull’affiancamento alle donne, nella ricerca, mappatura e condivisione di informazioni reperibili in rete ed il successivo accompagnamento presso gli organismi competenti e specializzati nel settore (Regione Lazio, Roma Capitale , Centro di Orientamento al Lavoro, Agenzie Interinali ed i Centri per l’Impiego).
Per favorire un adeguato inserimento lavorativo è previsto il sostegno nella ricerca di una formazione esterna attraverso la partecipazione, su esplicita, libera e consapevole richiesta della donna, a corsi gratuiti organizzati dalle Istituzioni, da agenzie o da organismi, Associazioni e Fondazioni presenti sul territorio. Al fine di accedere a tali corsi viene realizzata un’indagine sulle competenze specifiche individuali delle utenti con l’obiettivo di valorizzare le risorse personali e di integrare le stesse con le opportunità presenti sul territorio.

– Laboratorio teatrale di burattini:
Il laboratorio, a cadenza settimanale, prevede:
• creazione della storia e della sceneggiatura
• costruzione dei burattini e dei costumi
• realizzazione delle scenografie
• creazione della colonna sonora ed effetti sonori
• allestimento dello spettacolo

– La corda tesa: la valenza evolutiva della musica:
Il laboratorio per bambini e ragazzi utilizza la musica in chiave evolutiva per conoscere, contattare ed esprimere il mondo emotivo individuale e collettivo e per la sua funzione di coesione sociale.

– Orto:
Nel Centro, si è provveduto a realizzare un orto che viene curato dalle ospiti in collaborazione con le nostre operatrici.
L’obiettivo di questo lavoro è aiutare le donne ad aumentare la sicurezza in se stesse: tutto il processo di semina e coltivazione le pone concretamente di fronte alla presa di responsabilità che metaforicamente può rappresentare la capacità di prendersi cura di sé e dell’altro.
Allo stesso tempo, per i bambini, l’orto può rappresentare la possibilità di avere uno spazio ludico ricreativo condiviso con gli altri minori e con la figura genitoriale.

Inoltre si insegna ai bambini ad essere responsabili di un progetto che si realizza solo attraverso il loro impegno personale.